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Public Health

HIV/AIDS, tubercolosi ed epatite

Nell'ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile ( OSS) delle Nazioni Unite l'obiettivo 3.3 intende debellare entro il 2030 le epidemie di AIDS, tubercolosi e combattere l'epatite. L'UE ha dimostrato il proprio impegno a svolgere un ruolo in questo importante sforzo, sostenendo azioni e politiche promosse dagli Stati membri per migliorare la risposta a queste tre epidemie e conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

L'azione politica dell'UE

L'azione dell'UE contro l'HIV/AIDS ha una lunga storia, con l'epatite virale e la tubercolosi inizialmente considerate coinfezioni collegate all'HIV e poi gradualmente riconosciute come malattie a sé stanti.

L'UE ha messo a punto un primo strumento strategico per combattere l'HIV/AIDS a livello europeo nel 2005 con la comunicazione della Commissione sulla lotta all’HIV/AIDS, che è servita da base per l'azione dell'UE dal 2006 al 2009.

Essendo l'HIV/AIDS rimasto un problema sanitario e una priorità politica per l'Unione europea e i paesi vicini, nel 2009 è stata adottata una seconda comunicazione.

Tale comunicazione sottolineava l'importanza di intensificare l'attuazione delle strategie di prevenzione, sostenere una risposta efficace all'HIV/AIDS nelle regioni prioritarie e sviluppare i mezzi per raggiungere e sostenere le popolazioni più a rischio in tutta Europa. Ha cercato di imprimere un impulso politico alla lotta contro l'HIV/AIDS, sollecitando tutte le parti interessate negli Stati membri, nella società civile e nell'industria a intraprendere azioni incentrate sulla prevenzione, sulle regioni e i gruppi prioritari, nonché sul miglioramento delle conoscenze, del monitoraggio e della valutazione.

La comunicazione del 2009 è stata accompagnata da 2 successivi piani d'azione:

Nel 2015, nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile, i leader mondiali hanno concordato un'azione globale per porre fine entro il 2030 alle epidemie di HIV/AIDS e tubercolosi e combattere l'epatite virale. Una volta adottati a livello mondiale, l'UE ha espresso il suo impegno politico a sostenere i paesi dell'UE a raggiungere tali obiettivi nella comunicazione del 2016 "Il futuro sostenibile dell'Europa: prossime tappe".

In vista della 22a conferenza internazionale sull'AIDS, nel 2018 la Commissione europea ha pubblicato un documento di lavoro che illustra la situazione a livello dell'UE, nonché gli strumenti strategici e le buone pratiche per combattere l'HIV/AIDS, l'epatite virale e la tubercolosi nell'Unione europea e nei paesi vicini.

Il documento di lavoro dei servizi della Commissione fa il punto del sostegno fornito dall'UE agli Stati membri in diversi settori: salute pubblica, ricerca, politica antidroga, cooperazione allo sviluppo, politica di adesione e di vicinato, fondi strutturali europei, ecc. Presenta inoltre le buone pratiche finanziate dall'UE in materia di diagnosi precoce, promozione dello screening, sensibilizzazione dei gruppi vulnerabili, assistenza integrata per diverse patologie, accesso rapido all'assistenza, cure preventive, promozione della salute e sostegno alle reti e alle organizzazioni della società civile.

Programmi finanziati dall'UE nel campo della salute

L'UE finanzia anche progetti e attività direttamente nel quadro del programma dell'UE per la salute. Le azioni sostenute dal programma dell'UE per la salute hanno contribuito a definire e mettere in atto buone pratiche intese a onorare gli impegni internazionali per debellare l'AIDS e la tubercolosi e contenere l'epatite virale. Puntano in particolare a:

  • promuovere la diagnosi precoce dell'HIV, dell'epatite e della tubercolosi, compresa la riduzione delle malattie diagnosticate tardivamente, nonché gli interventi volti a migliorare le cure preventive
  • integrare cure e assistenza, garantire l'accesso, la diagnosi integrata e la gestione dei casi, collegare i servizi sanitari nelle comunità locali con altri servizi, compresa l'assistenza sanitaria nelle carceri
  • sostenere la società civile per il suo coinvolgimento specifico nella lotta alle malattie.

Dal 2003 l'Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (CHAFEA) gestisce progetti in materia di HIV, epatite e tubercolosi.

Collaborazione

Per 15 anni (2005-2019) due organismi istituiti dalla Commissione si sono riuniti due volte l'anno per contribuire all'attuazione delle politiche e rafforzare la collaborazione tra i paesi, la società civile e le organizzazioni internazionali.

Il gruppo di riflessione sull'HIV/AIDS, l'epatite virale e la tubercolosi era un forum composto da rappresentanti delle autorità sanitarie nazionali dei paesi dell'UE e del SEE per favorire lo scambio di informazioni e la collaborazione. Il gruppo di riflessione ha svolto un ruolo importante nella definizione delle priorità strategiche in questo campo.

Il forum della società civile sull'HIV/AIDS, l'epatite virale e la tubercolosi era un organismo consultivo informale inteso a facilitare la partecipazione delle ONG e delle reti all'elaborazione e attuazione delle politiche europee. Il forum forniva una consulenza al gruppo di riflessione e alla Commissione.

Nel 2019 i due gruppi sono stati sciolti. Ciononostante, la Commissione continua a tenere discussioni su aspetti specifici riguardanti l'attuazione delle politiche in materia di HIV, tubercolosi ed epatite e ad agevolare lo scambio delle migliori pratiche attraverso adeguati meccanismi, tra cui il comitato per la sicurezza sanitaria e reti dedicate presenti sulla piattaforma per la politica sanitaria dell'UE.

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