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Public Health

Effetti dei lettini solari per scopi cosmetici sulla salute

Non si tratta di un problema nuovo: già nel 2006, il comitato scientifico dei prodotti di consumo aveva emesso un parere sugli effetti biologici dei raggi ultravioletti (UVR) provenienti dai lettini solari. In quell'occasione era stato affermato che usare i dispositivi abbronzanti UVR avrebbe aumentato il rischio di sviluppare un melanoma maligno della pelle e probabilmente anche il melanoma oculare. Era stato raccomandato che i giovani al di sotto dei 18 anni evitassero di usare i lettini solari.
Qualche anno dopo, nel 2009, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) aveva classificato l'uso di apparecchi abbronzanti che emettono raggi UV come cancerogeno per l'uomo.
Alla luce delle nuove prove scientifiche, la Commissione europea ha chiesto al comitato scientifico per la salute, l'ambiente e i rischi emergenti (SCHEER) di aggiornare il precedente parere su questo argomento.

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2. NORMATIVA

2.1 Che tipo di normativa esiste in materia di sicurezza dei lettini solari?

I rischi per la salute e la sicurezza associati all'uso dei lettini solari sono determinati dalla sicurezza degli stessi lettini solari (e dalla loro conformità alla normativa vigente e alle norme sui dispositivi) e dal modo in cui il prodotto è usato (o abusato) dal consumatore, il che dipende principalmente dalle sue conoscenze e dalle informazioni e dai consigli che gli vengono forniti dal centro abbronzante.

Nello specifico, le lampade solari sono regolate dalla direttiva 2014/35/UE sulla bassa tensione, che copre tutti i rischi, non solo quelli legati alla sicurezza elettrica. La norma armonizzata EN 60335-2-27:2013 stabilisce i requisiti per la sicurezza dei lettini solari, tra cui i limiti per le emissioni di raggi ultravioletti. Come altre norme europee, si tratta di una norma volontaria la cui conformità deriva dall'osservanza della direttiva.

Negli ultimi anni, alcuni Stati membri hanno adottato una normativa nazionale che regola i servizi di abbronzatura: diversi paesi hanno vietato l'uso dei lettini solari da parte dei minori. Tuttavia, i controlli effettuati nel 2008-2009 nei paesi dell'UE hanno portato alla luce alcune lacune nell'applicazione di questa norma.

2.2 Cosa copre in particolare la normativa vigente?

Le domande poste dalla Commissione nel suo mandato al comitato scientifico sono:

Nell'Unione europea la vendita di lettini solari con una tensione di ingresso tra i 50 e i 1000 volt per la corrente alternata o tra i 75 e i 1500 volt per la corrente diretta è regolata dalla direttiva 2014/35/UE sulla bassa tensione. Tale direttiva prevede che solo i prodotti sicuri possono essere venduti sul mercato, quindi copre tutti i tipi di rischi. Sono fatte salve le altre norme vigenti dell'UE.

La norma armonizzata EN 60335-2-27:2013 stabilisce i requisiti per la sicurezza dei lettini solari, tra cui i limiti per le emissioni di raggi ultravioletti e i limiti internazionali più severi sull'irradiazione UV (0,3 W/m2). Come altre norme europee, si tratta di una norma volontaria. Se la norma viene applicata, fornisce una presunzione di conformità con gli obiettivi di sicurezza della direttiva sulla bassa tensione riguardo ai rischi coperti. Alcuni Stati membri hanno adottato una normativa nazionale che regola i servizi di abbronzatura, ad esempio vietando l'uso di lettini solari per i giovani al di sotto dei diciotto anni di età. Tuttavia, le attività di vigilanza del mercato condotte nel 2008-2009 nei paesi dell'UE hanno evidenziato come la percentuale dei lettini solari non conformi vada dal 10 al 90%; inoltre nei centri abbronzanti agli utenti non sempre vengono fornite adeguate istruzioni per la sicurezza, mentre l'etichettatura dei lettini (avvertenze, ecc.) spesso non è conforme alla normativa (nel 20% dei casi).

Esistono prove scientifiche secondo le quali imporre restrizioni all'uso dei lettini solari potrebbe contribuire a ridurne la diffusione e quindi i rischi associati.

Negli Stati Uniti i dati suggeriscono che le leggi sull'uso di strumenti abbronzanti, in particolare quelle comprendenti limiti di età, potrebbero essere efficaci nel ridurre il ricorso all'abbronzatura artificiale tra le studentesse delle scuole superiori, che ne fanno il maggiore utilizzo.

In Islanda, dove l'elevato uso dei lettini solari ha probabilmente contribuito a un aumento sensibile dei casi di melanoma, il calo dell'incidenza del melanoma al dorso osservato nelle donne dopo il 2002 è dovuto probabilmente alle campagne lanciate dai servizi sanitari nazionali alla fine degli anni novanta. Una campagna realizzata dalle autorità sanitarie nel 2004 per scoraggiare l'uso dei lettini solari, soprattutto da parte delle adolescenti, ha contribuito a dimezzarne il numero dal 2008 in poi.

In Francia, vista la scarsa efficacia delle misure di controllo sull'utilizzo dei lettini solari, l'Agenzia francese per la sicurezza alimentare, ambientale e sul lavoro (ANSES) e due organizzazioni non governative (Sécurité Solaire, un centro che collabora con l'OMS, e Euroskin - società europea per la prevenzione del cancro della pelle) hanno recentemente raccomandato la cessazione della commercializzazione dei lettini solari che emettono raggi UV.