Per rispondere a una minaccia sanitaria emergente a carattere transfrontaliero occorre innanzitutto valutarne i rischi. È importante conoscerne:
- l'origine: qual è la malattia o la sostanza chimica che causa l'epidemia?
- le modalità di trasmissione: come viene trasmessa (per via aerea come l'influenza, tramite gli alimenti come la salmonella o tramite le punture di zanzara come il virus Zika)?
- le conseguenze: quali effetti ha sulla salute umana (causa polmonite, ecc.)?
- la letalità: quanto è grave la malattia, e qual è il tasso di mortalità?
Le risposte a queste domande determinano le possibili soluzioni. Inoltre in alcuni casi, come è avvenuto con il coronavirus, è possibile trovarsi ad affrontare malattie completamente nuove, per le quali bisogna pianificare una reazione ancora prima di avere la risposta a queste domande.
La decisione n. 1082/2013/UE relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero introduce una serie di meccanismi coordinati per la valutazione dei rischi. A tal fine occorre mobilitare le competenze degli organi europei e internazionali interessati in modo da fornire una solida base scientifica al processo di coordinamento della risposta.
Quali agenzie si occupano della valutazione dei rischi?
A livello dell'UE la valutazione dei rischi è effettuata dalle seguenti agenzie:
- il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), se la minaccia:
- è di origine biologica ed è costituita da malattie infettive, resistenza antimicrobica o infezioni associate all'assistenza sanitaria
- è di origine sconosciuta
- l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), in caso di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero che rientri nel suo mandato
- altre agenzie competenti dell'UE che potrebbero essere interpellate riguardo ai rispettivi settori di competenza (per esempio l'ambiente).
Qualora la valutazione del rischio richiesta esuli totalmente o parzialmente dal mandato delle agenzie dell'UE, la Commissione fornisce una valutazione del rischio ad hoc. Ad esempio, il Comitato scientifico per la salute, l'ambiente e i rischi emergenti (CSSARE) ha il compito di fornire una valutazione dei rischi per la salute pubblica in caso di gravi minacce chimiche transfrontaliere.
La valutazione dei rischi tiene conto, se disponibili, delle informazioni pertinenti fornite da altri enti, in particolare dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel caso di emergenze per la salute pubblica di portata internazionale.