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Public Health

Sanità digitale (eHealth) e COVID-19

Nel 2021 la Commissione europea e gli Stati membri dell'UE hanno creato il quadro di fiducia per il certificato COVID digitale dell'UE (EU DCC), che ha consentito il rilascio e la verifica di certificati COVID comuni e interoperabili come prove di vaccinazione, test o guarigione.

In totale 78 paesi e territori sono collegati al sistema del certificato COVID digitale dell'UE, il che ha contribuito a salvaguardare la libera circolazione all'interno dell'UE durante la pandemia di COVID-19. Nel giugno 2023 l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha integrato la tecnologia del certificato COVID digitale dell'UE nella rete globale di certificazione digitale della salute.

La Commissione e gli Stati membri dell'UE hanno utilizzato anche applicazioni mobili di tracciamento dei contatti e allerta per combattere la pandemia di COVID-19. Questi strumenti hanno contribuito a ridurre al minimo la diffusione del virus a livello nazionale e transfrontaliero e ad accelerare il ritorno alla vita normale all'interno dell'UE.

Certificato COVID digitale dell'UE

Il certificato COVID digitale dell'UE era la prova digitale che i titolari erano stati vaccinati, erano guariti o si erano sottoposti a un test per il COVID-19. Di fatto il termine "certificato COVID digitale dell'UE" si riferisce a 3 diversi tipi di certificato: vaccinazione, guarigione e test.

La rete eHealth ha collaborato con le agenzie dell'UE, il comitato per la sicurezza sanitaria, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e altre istituzioni in una risposta coordinata alla pandemia, compresa l'attuazione dei certificati COVID.

Nel 2023 il successo del certificato COVID digitale dell'UE è stato posto in evidenza dal Mediatore europeo, che ha conferito alle DG JUST, CNECT e SANTE il premio del Mediatore europeo per la buona amministrazione nella categoria Innovazione.

Il certificato COVID digitale dell'UE dopo la scadenza del regolamento (UE) 2021/953

Il regolamento sul certificato COVID digitale dell'UE è entrato in vigore il 1º luglio 2021 ed è scaduto il 30 giugno 2023.

La Commissione europea e l'OMS hanno firmato un accordo amministrativo non vincolante per collaborare all'adozione del quadro del certificato COVID digitale dell'UE da parte dell'OMS e all'ulteriore sviluppo della rete globale di certificazione della salute digitale.

Questo sistema globale contribuirà ad agevolare la mobilità globale e a proteggere le persone in tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future, comprese le pandemie.

Sulla base di tale accordo, l'OMS ha adottato il quadro del certificato COVID digitale dell'UE e ha lanciato la rete globale di certificazione sanitaria digitale (Global Digital Health Certification Network, GDHCN) nel giugno 2023. Attualmente, la rete GDHCN supporta solo la verifica dei certificati simili a quello digitale dell'UE.

Tuttavia, il sistema potrebbe essere esteso ad altri usi quali la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o di profilassi, la verifica delle ricette mediche a livello transfrontaliero, la scheda sanitaria sintetica internazionale dei pazienti, la verifica dei certificati di vaccinazione all'interno e al di là delle frontiere e la certificazione dei professionisti della sanità pubblica (attraverso l'Accademia dell'OMS).

La raccomandazione del Consiglio adottata il 27 giugno 2023 incoraggia tutti gli Stati membri ad aderire al sistema dell'OMS e a continuare a rilasciare certificati COVID-19 su richiesta.

Periodo transitorio

La raccomandazione del Consiglio adottata nel giugno 2023 accoglie con favore l'intenzione della Commissione di mantenere il gateway dell'UE per un periodo transitorio fino alla fine di dicembre 2023. Ciò consentirà agli Stati membri dell'UE, ai paesi terzi e ai territori collegati al portale dell'UE per i certificati COVID digitali di disporre di tempo sufficiente per apportare le modifiche e adottare le fasi necessarie per collegarsi alla rete globale di certificazione digitale della salute.

Durante il periodo transitorio i due sistemi saranno sincronizzati in modo che i certificati possano essere verificati indipendentemente dal gateway al quale il paese di rilascio e verifica è collegato, a condizione che i certificati siano stati rilasciati sulla base di norme e sistemi tecnologici. Tali sistemi devono essere interoperabili con il quadro di fiducia del gateway dell'UE che consente la verifica della loro autenticità, validità e integrità.

Testi giuridici

Quadro di fiducia e specifiche tecniche dettagliate

La rete eHealth ha pubblicato specifiche tecniche dettagliate che descrivono i meccanismi per l'interoperabilità dei certificati di vaccinazione, di test e di guarigione. Le specifiche sono disponibili qui di seguito.

Le implementazioni di riferimento sono state pubblicate e sono disponibili come open source.

Le specifiche tecniche sono state adottate come decisioni di esecuzione della Commissione. Per facilitare la consultazione si rimanda di seguito alla versione consolidata. Anche la rete mondiale di certificazione sanitaria digitale dell'OMS adotta tali specifiche tecniche.

Le specifiche tecniche seguenti, pubblicate come orientamenti della rete eHealth, forniscono ulteriori spiegazioni e istruzioni a integrazione delle decisioni di esecuzione adottate dalla Commissione.

Implementazioni di riferimento open source
Dalla pagina Elenco di fiducia dei certificati COVID digitali dell'UE è possibile scaricare l'archivio dei certificati di firma digitale dei certificati COVID digitali dell'UE.

Applicazioni mobili di tracciamento dei contatti e di allerta

Le applicazioni mobili di tracciamento dei contatti e di allerta hanno contribuito a ridurre la diffusione del COVID-19, informando le persone che si trovavano in prossimità di persone risultate positive al virus e incoraggiandole a informare le autorità sanitarie e a chiedere assistenza.

Gli utenti potevano installare volontariamente applicazioni di tracciamento dei contatti, che si basavano sulla tecnologia Bluetooth di tracciamento della prossimità per proteggere la vita privata.

La rete eHealth ha pubblicato un pacchetto di strumenti comuni dell'UE per gli Stati membri sulle applicazioni di tracciamento dei contatti e ha prodotto orientamenti e specifiche esaustivi in materia di interoperabilità.

Su tale base, nel settembre 2020 la Commissione europea ha realizzato un gateway a livello dell'UE per consentire l'interoperabilità transfrontaliera tra le varie applicazioni e 19 paesi vi si sono collegati gradualmente. Ciò ha permesso agli utenti di viaggiare con un'unica applicazione collegata al gateway di interoperabilità e di essere avvertiti in caso di esposizione al COVID-19 attraverso una vicinanza prolungata o un contatto ravvicinato con persone infette.

Le autorità nazionali hanno interrotto queste applicazioni di tracciamento dei contatti quando non erano più necessarie e il gateway a livello dell'UE è stato disattivato nel febbraio 2023.

Contitolarità del trattamento e protezione dei dati

Lo scambio transfrontaliero di dati tra le applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta è stato definito nella corrispondente decisione di esecuzione della Commissione. I paesi partecipanti al gateway, rappresentati dalle autorità nazionali o dagli organismi ufficiali designati, erano contitolari del trattamento dei dati nel gateway.

La Commissione europea ha preparato un documento che fornisce informazioni sul servizio di gateway federativo europeo (EFGS) che gli Stati membri, in qualità di titolari del trattamento, potrebbero utilizzare come input per la propria valutazione d'impatto sulla protezione dei dati per lo scambio di dati personali attraverso lo sportello.

Per ulteriori informazioni

Tutti gli orientamenti e i documenti tecnici sulle applicazioni di tracciamento dei contatti e l'EFGS prodotti dalla rete eHealth