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Public Health

Salute mentale

Il benessere psichico consente di autorealizzarsi, essere a proprio agio nei rapporti con gli altri, contribuire alla vita sociale ed essere produttivi sul lavoro. Se manca, le ripercussioni possono farsi sentire nel corso di tutta la vita.

Nel discorso sullo stato dell'Unione europea del settembre 2022 la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato l'intenzione di presentare nel 2023 un nuovo approccio globale alla salute mentale, anche a seguito delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa, in cui si sollecitano iniziative volte a migliorare la comprensione dei problemi di salute mentale e le modalità per affrontarli.

La relazione Health at a Glance: Europe 2018 ha evidenziato che i problemi di salute mentale colpiscono circa 84 milioni di persone in tutta l'UE. Oltre alle sofferenze personali che causano, i problemi di salute mentale hanno implicazioni finanziarie per la nostra società. Si stima che il costo totale delle patologie mentali sia superiore al 4% del PIL (oltre 600 miliardi di euro), tenuto conto di tutti i 27 paesi dell'UE e del Regno Unito

Dalla relazione Health at a Glance: Europe 2022 emerge che quasi un giovane europeo su due riferisce di avere esigenze di assistenza insoddisfatte per quanto riguarda la salute mentale e che in diversi paesi dell'UE la percentuale dei giovani che segnalano sintomi di depressione è più che raddoppiata durante la pandemia. 

Nonostante molti paesi abbiano attuato alcune misure a tutela e a sostegno della salute mentale dei giovani, l'entità dell'impatto della pandemia richiede ulteriori azioni per evitare che lasci cicatrici permanenti a questa generazione. Serve uno spostamento delle priorità verso la prevenzione: per affrontare i fattori di rischio comportamentali e ambientali e intraprendere azioni più ambiziose per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. La relazione mostra inoltre quanto siano fondate le preoccupazioni circa l'importanza cruciale delle prime esperienze nel plasmare la salute e il benessere in una fase successiva della vita. 

La salute mentale viene influenzata da molteplici fattori, come la predisposizione genetica, il contesto socioeconomico, le esperienze negative durante l'infanzia, le patologie croniche, oppure l'abuso di alcol o droghe.

Le politiche in settori quali l'istruzione, l'occupazione o la protezione sociale possono avere un impatto positivo sulla salute e il benessere psichico delle persone e sostenerne la resilienza, soprattutto se attuate all'inizio della vita. Occorrerà tener conto della complessità della materia al momento della definizione di un approccio globale alla salute mentale e dell'attuazione di interventi efficaci per attenuare le sfide in questo campo.

Iniziativa "Healthier Together"

Un tale approccio globale alla salute mentale si ispira e si appoggia all'iniziativa "Healthier Together" per le malattie non trasmissibili, presentata dalla Commissione nel giugno 2022. Questa iniziativa aiuta i paesi dell'UE a individuare e attuare politiche e azioni efficaci per ridurre l'onere delle principali malattie non trasmissibili e migliorare la salute e il benessere dei cittadini, riducendo nel contempo le disuguaglianze sanitarie.

La salute mentale e i disturbi neurologici costituiscono uno dei cinque principali filoni dell'iniziativa. A seguito di un processo di creazione collettiva con i paesi dell'UE e le parti interessate, l'iniziativa sostiene l'attuazione di azioni ad alto impatto in tutto lo spettro, dalla promozione del benessere, alla prevenzione attiva, all'inclusione sociale delle persone con disturbi a lungo termine. Le attività dell'iniziativa nel campo della salute mentale si articoleranno intorno a quattro settori prioritari:

  • sostenere condizioni favorevoli alla salute mentale e aumentare la resilienza, inserendo il tema della salute mentale in tutte le politiche
  • promuovere il benessere psichico e prevenire i disturbi mentali
  • migliorare l'accesso tempestivo ed equo a servizi di salute mentale di alta qualità
  • tutelare i diritti, rafforzare l'inclusione sociale e affrontare la stigmatizzazione associata ai problemi di salute mentale.

Gli interventi in questi settori sono già in corso e proseguiranno fino al 2027.

Panoramica delle azioni

La Commissione europea è da sempre impegnata a migliorare la salute mentale della popolazione, come si evince da una panoramica delle attività svolte in passato.

Il lavoro della Commissione sulle malattie non trasmissibili e la salute mentale si basa sui quadri strategici internazionali, in particolare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e i 9 obiettivi globali volontari stabiliti dall'Organizzazione mondiale della sanità in materia di malattie non trasmissibili. Le attività della Commissione intendono in particolare sostenere e integrare le politiche dei paesi dell'UE.

Il gruppo direttivo per la promozione della salute, la prevenzione delle malattie e la gestione delle malattie non trasmissibili (SGPP - un gruppo di esperti composto da rappresentanti dei ministeri della salute dei paesi dell'UE) è stato formalmente istituito nel 2018 per aiutare gli Stati membri a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile in campo sanitario.

Nel 2018 l'SGPP ha considerato la salute mentale un ambito prioritario per l'applicazione delle migliori pratiche. Nel maggio 2019 una preselezione delle migliori pratiche è stata presentata ai paesi dell'UE, che le hanno poi classificate in base alla rilevanza per le loro priorità nazionali.

Le tre pratiche che hanno ricevuto il punteggio più elevato vengono attuate con un sostegno finanziario nell'ambito del piano di lavoro annuale 2020 del terzo programma per la salute. Si tratta di:

  • una riforma del sistema di salute mentale volta a potenziare i servizi di prossimità orientati alle persone, messa a punto in Belgio
  • un programma nazionale multilivello per la prevenzione dei suicidi promosso in Austria
  • un programma d'intervento graduale per contrastare la depressione, definito grazie a una collaborazione europea.

I lavori sono iniziati nel 2021 con l'azione comune ImpleMENTAL, che riprende in parte la riforma del sistema di salute mentale belga e il programma austriaco per la prevenzione dei suicidi. L'azione comune riunisce complessivamente 21 paesi e si avvale di un contributo finanziario di 5,4 milioni di euro. Nel campo della depressione gli interventi vengono attuati dal progetto Best dell'Alleanza europea contro la depressione, cui partecipano 10 paesi e che può contare su un contributo finanziario di 1,6 milioni di euro da parte della Commissione.

L'ufficio regionale per l'Europa dell'OMS sostiene gli sforzi dell'azione comune ImpleMENTAL, per quanto riguarda la formazione e lo sviluppo delle competenze, con un contributo del valore di 1 milione di euro ai fini del programma di lavoro 2022 del programma dell'UE per la salute (EU4Health).

Nel quadro dell'Anno europeo dei giovani due nuovi progetti puntano a migliorare la salute mentale dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie attraverso l'attuazione delle migliori pratiche, vale a dire:

  • un programma di sostegno basato sullo sport per migliorare le competenze per la vita e le risorse sociali, psicologiche ed emotive dei bambini e adolescenti socialmente vulnerabili
  • un intervento in due fasi a sostegno della salute mentale e del benessere dei giovani e delle loro famiglie in situazioni di vulnerabilità.

Il contributo finanziario della Commissione a questi lavori nell'ambito del programma di lavoro 2022 del programma dell'UE per la salute (EU4Health) ammonterà in totale a 8 milioni di euro.

Sostegno all'Ucraina - salute mentale degli sfollati e dei rifugiati

Nel contesto del programma EU4Health la Commissione ha mobilitato 9 milioni di euro per aiutare le persone in fuga dall'Ucraina che hanno urgente bisogno di assistenza psicologica per superare il trauma della guerra.

In particolare, con la Federazione internazionale della Croce Rossa è stato firmato un accordo per un contributo di 7 milioni di euro inteso ad aiutare direttamente le persone fuggite dall'Ucraina ad affrontare i traumi subiti e offrire loro sostegno per la salute mentale. I paesi dell'UE in cui opera la Croce Rossa sono Polonia, Ungheria, Romania, Cechia e Slovacchia.

Gli sfollati ucraini sono inoltre al centro di un invito da 2 milioni di euro rivolto alle organizzazioni non governative a presentare proposte di buone pratiche volte a migliorare la salute mentale e il benessere psicologico di migranti e rifugiati. I lavori dovrebbero iniziare nell'autunno 2022.

La Commissione offre inoltre una serie di corsi online e altro materiale formativo sulla salute dei migranti sui siti web dell'Accademia virtuale dell'ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e della rete Migrazioni e salute: formazione degli operatori della piattaforma per la politica sanitaria.

Questi corsi sono stati messi a punto con il sostegno del terzo programma dell'UE per la salute.

Sulla piattaforma per la politica sanitaria è stata anche istituita la rete Sostenere l'Ucraina, gli Stati membri dell'UE confinanti e la Moldova per unire gli sforzi messi campo dalla società civile, da gruppi di pazienti e operatori sanitari per rispondere alle esigenze mediche della società ucraina e degli sfollati.

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Salute mentale e COVID-19

La pandemia e le sue conseguenze hanno messo a dura prova i servizi di salute mentale.

L'edizione del 2020 della relazione Health at a Glance: Europe ha rilevato come la pandemia di COVID-19 e la conseguente crisi economica abbiano inciso in modo crescente sul benessere psichico dei cittadini, con un chiaro aumento dei tassi di stress, ansia e depressione. I giovani e le persone appartenenti alle fasce a basso reddito sono considerati più a rischio. Le interruzioni dell'assistenza sanitaria per le persone affette da patologie mentali preesistenti costituiscono una parte significativa dell'impatto negativo che la pandemia ha avuto sulla salute mentale.

Pochi mesi dopo l'inizio della pandemia il servizio della Commissione preposto alla salute e sicurezza alimentare (DG SANTE) ha creato sulla piattaforma per la politica sanitaria una rete dedicata per consentire alle organizzazioni attive in campo sanitario e sociale di scambiarsi pratiche e conoscenze specifiche su salute mentale e COVID-19. Coordinata dall'organizzazione Mental Health Europe, questa rete virtuale si concentra sulle esigenze di gruppi vulnerabili come i senzatetto, le persone con problemi di salute preesistenti e gli anziani. Lo spazio web è inoltre dotato di una biblioteca virtuale.

Sono previste sovvenzioni per sostenere l'attuazione sul campo delle migliori pratiche aventi un impatto diretto sugli sforzi compiuti per affrontare i problemi di salute mentale durante la pandemia di COVID-19.

Il programma di lavoro annuale 2021di EU4Health sostiene l'attuazione sul campo di tali migliori pratiche con un contributo finanziario di 750 000 euro da parte della Commissione. L'avvio dei progetti prescelti ha avuto inizio nell'autunno del 2022.

Con il premio dell'UE per la salute 2021 la Commissione ha inoltre voluto mettere in evidenza iniziative locali che si sono distinte per l'impegno nell'alleviare l'impatto della pandemia sulla salute mentale. La cerimonia di premiazione si è svolta il 4 maggio 2022: le iniziative vincitrici e finaliste sono presentate in un opuscolo dedicato alle conseguenze della pandemia sulla salute mentale.

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